Tutti per una chiamata, una chiamata per tutti!

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In questo momento così importante per ogni gruppo e comunità del Rinnovamento nello Spirito Santo d’Italia, anche il gruppo Cuore Misericordioso di Gesù si è posto in ascolto attendo della voce di Signore che accompagna e prepara a vivere ogni chiamata al servizio di Dio e dei fratelli. Negli ultimi mesi con assiduità e impegno si è porto l’orecchio e il cuore a numerosi insegnamenti, prendendo parte a ritiri, scuole e forti momenti di preghiera.

Nella Sacra Scrittura sono numerosi i riferimenti alla chiamata; in Geremia ad esempio leggiamo: «Prima di formarti nel grembo materno ti conoscevo, prima che tu uscissi alla luce ti avevo consacrato. Va da coloro a cui ti manderò e annunzia ciò che ti ordinerò» [Ger 1,5], pensiamo anche alla chiamata rivolta a Maria, la quale risponde: «Eccomi sono la serva del Signore» [Lc 1,38], i discepoli chiamati a diventare pescatori di uomini, e potremmo ancora elencarne tanti.

Tutta la nostra esistenza d’altronde è legata ad una chiamata, quella alla vita, avvenuta per nome [Is. 43 1,b] e  che ci ha innestato in un progetto di Dio, unico, irripetibile e gratuito, in cui la cosa più straordinaria è comprendere di essere un dono per gli altri, così come gli altri sono un dono per me.

Nel cammino di fede, non è insolito scoprirsi un giorno, come Paolo sulla via di Damasco, a sentire quella voce senza capirne la provenienza o come Timoteo ad essere esortati a ravvivare il dono di Dio dentro di sé.

Nel cuore cresce il desiderio di rispondere SI a quella chiamata che ci viene fatta non per i nostri meriti, ma per grazia, perché siamo figli nel Figlio, consapevoli di essere stati salvati e di aver ricevuto in dono una Vita Nuova. Un invito ad essere santi, ognuno così come si è, ricordando che nella vita non mancano le tribolazioni e che senza la comunità lottare è molto difficile, in quanto la santificazione è un cammino comunitario e che non ci si salva da soli.

La comunità è quello spazio attraversato dalla grazia di Cristo, il luogo di dialogo con Lui, luogo di vita fraterna, di misericordia, di conoscenza, di obbedienza, di correzione fraterna, di nutrimento spirituale, di perdono, di compassione, di scoperta del volto di Dio attraverso i fratelli, di promozione di doni e carismi. È doveroso ricordare che ognuno di noi fa parte del corpo di Cristo per cui occorre curarne l’appartenenza. Considerare la vita comunitaria da questa prospettiva aiuta ad apprezzare la grazia immensa che a volte diamo per scontata. Fare vita comunitaria permette di vivere il comandamento dell’amore, attuare la regola d’oro, ovvero il fare agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te, allenare il carisma dell’esserci, di vivere i verbi di Dio e dello Spirito venite e andate, essere “guaritori feriti”, di trasformare i no in si e l’io in noi, il morire a se stessi e offrire la vita per le pecore come il “buon pastore”, di servire Dio e i fratelli, di servire nella gioia, nonostante le croci resistendo nella comunione piena, di esercitare pazienza ed umiltà, di moltiplicare la grazia condividendo ogni bene, di essere guide guidate dallo Spirito.

Nessuna comunità è perfetta, ma è fondamentale per ogni cristiano.

Buon proseguimento di cammino a tutti, allora, ricordando che non siamo soli, ma sotto l’azione dello Spirito, accompagnati da una moltitudine di “santi della porta accanto” ovvero fratelli e sorelle che non solo ci circondano, ma ci spronano a non fermarsi lungo la strada, ma a camminare insieme per raggiungere la meta.

Amen, Alleluia!

Grazia Locantore