Accampati sotto la sua tenda

cmdgtendaNell’anno giubilare della misericordia, nella cornice delle feste petroniane, i gruppi RnS della diocesi di Bologna hanno aperto le porte della Tenda della Misericordia in piazza del Nettuno, cuore pulsante della città. Un evento che il Rinnovamento nello Spirito, unitamente all’Ordinariato Militare ha realizzato in diverse città italiane per evangelizzare e intercedere per la città, i passanti, il mondo intero. Una missione per annunciare al mondo che la “Misericordia è l’unica speranza per l’uomo[1]” – come recitava il grande striscione fissato in cima alla tenda – e che è più grande di ogni peccato. Un invito ad entrare alla presenza del Santissimo Sacramento che dimorava sotto la tenda in attesa di chiunque volesse, anche per un istante, fissare gli occhi su di Lui. Un invito rivolto a tutti, Gesù Eucaristia pronto ad accogliere ciascuno con la propria storia per ricondurlo nell’abbraccio benedicente del Padre.

Dopo la benedizione dell’Arcivescovo di Bologna mons. Matteo Maria Zuppi avvenuta la sera di venerdì 30 settembre la tenda è rimasta aperta tutti i giorni da mattina a sera fino al 4 ottobre. Una dimora in cui ogni operaio ha lavorato in tutte le ore della giornata per rendere viva la sua casa, ognuno dedito a far si che quel luogo santo fosse sempre accogliente. Chi ha allestito,  invitato,  accolto,  adorato,  pregato,  allietato,  chi ha ascoltato e riconciliato,  chi è stato semplicemente in silenzio. Anche i più piccoli hanno fatto la loro parte, chiamati a portare l’annuncio ai loro pari il suo mandato con strumenti ideati e preparati da loro stessi nei giorni precedenti. Tutti uniti e nessuno escluso con Gesù sempre li presente e sempre all’opera nella vita di tutti.

Intanto la città viveva la quotidianità, nella fretta di tutti i giorni, la gente passava accanto quella tenda verde ubicata nella trafficata piazza, andando a lavoro, a scuola, chiacchierando con gli amici, sorseggiando un caffè richiamati da “quel qualcuno” che li attendeva.

Sotto la tenda della misericordia c’è stato anche lo spazio per lanciare messaggi di unità e comunione. Diverse associazioni ecclesiali si sono ritrovate insieme per raccontarsi partendo dalle proprie caratteristiche specifiche in che modo ciascuno movimento ha incarnato l’invito alla misericordia che papa Francesco ha rivolto al mondo intero in questo anno Santo.

Nella serata successiva davanti all’icona Glycofilusa (dolce bacino) sotto la tenda ci si è ritrovati a vivere la preziosa esperienza della Preghiera Ecumenica con la Chiesa Ortodossa. Con la proclamazioni di salmi e canti in rumeno e italiano è stato annunciato al mondo che aldilà delle provenienze e delle differenze ciò che conta è che siamo tutti bisognosi della misericordia di Dio che è per tutti e ai suoi occhi siamo tutti fratelli.

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La Misericordia è stata anche cantata, la sera di lunedì un concerto interamente dedicato al messaggio di questo anno giubilare, strumenti e voci hanno innalzato note di amore, perdono, conversione, pace e con le braccia alzate al cielo per dire che ci “Arrendiamo al tuo amore” per che “Misericordia sei”.

L’ultimo giorno, il 4 ottobre, tutta la città si è stretta intorno al Santo Patrono nella Basilica e nell’immensa Piazza Maggiore e anche sotto si è fatta festa al San Petronio e a Dio per tutte le grazie e le benedizioni che sono state riversate su questa città

Attraverso Gesù Dio bussa alla porta del cuore dell’uomo. Accogliamo il Signore che domanda di entrare nella nostra vita.

[1] Cf. Giovanni Paolo II (Omelia a Cracovia, 17/08/2002)

Grazia

L’effusione dello Spirito Santo e la Preghiera comunitaria carismatica

scuolaimolaL’esperienza della scuola interregionale animatori ad Imola 2016.

Al rientro dalla Convocazione nazionale, oltre ad aver portato con me tanta grazia, la valigia conteneva anche le brochure degli eventi formativi/esperienziali organizzati per il periodo estivo. E’ una nota dolente per noi infermieri in quanto risulta alquanto improbabile chiedere ulteriori giorni di ferie, ma il Signore è grande per cui il 24/8 mi comunicano che potevo assentarmi dal lavoro e dopo aver sistemato la burocrazia e fatto la valigia sono subito partita alla volta di Imola.

La scelta di partecipare a questo evento formativo ha avuto come motivazione principale la mia “giovane età” nel Rinnovamento, l’aver ricevuto da poco la preghiera di effusione e il mio primo anno di cammino.

SI TORNA TRA I BANCHI…
aperte le porte delle aule della scuola di Gesù si parte alla scoperta, alla conoscenza, alla condivisione, al rispondere a dubbi e domande, a vivere Gesù come MAESTRO, a comprendere che credere è un atto della volontà, che la PCC è un dono dello Spirito che deve essere prima sperimentata e poi spiegata e che la fede dev’essere esercitata. La santità è una via a cui tutti i cristiani sono chiamati e risvegliando la fede si riscoprono i carismi ovvero la forza dello Spirito Santo in ognuno di noi, che il vero carismatico non è colui che fa cose straordinarie, ma colui che si fa’ guidare dallo Spirito che è il maestro, il motore, l’ispiratore che muove il cuore, illumina l’intelligenza, risveglia le nostre facoltà che devono poi essere messe a servizio per l’edificazione. Una PCC programmata, non guidata dallo Spirito, è una preghiera che perde di carismaticità e diventa devozionale. La preghiera deve diventare uno stile di vita e ogni atto della nostra vita diventa preghiera se fatto per la gloria di Dio.

NORME E CARATTERISTICHE DELLA PCC…
può essere definita come preghiera con conducente che ha inizio con l’accoglienza, risulta fondamentale essere in comunione per presentarsi davanti al Signore come un corpo unico, occorre iniziare all’orario stabilito in quanto la puntualita è un atto di carità, importante è la pre-preghiera per accordare i cuori, cosi come gli animatori della musica e canto accordano le chitarre, tutto fatto per presentarsi pieni di gioia e amore, un dovere che ci fà progredire. Occorre umiltà per imparare da Dio, ci deve essere comunione e non divisione altrimenti Dio non solo non ci parla, ma nemmeno ci ascolta, la preghiera è lo strumento che ci cambia giorno dopo giorno e deve essere generata dalla certezza non dal bisogno… la presunzione pregiudica la preghiera facendola diventare un monologo. Dobbiamo avere sete, adorare in Spirite e verità e lasciarci condurre, non c’è PCC se non c’è la lode iniziale ovvero riconoscere il Signore per quello che è, l’invocazione dello Spirito Santo con la lode corale, l’uso dei suoi titoli, con canti dedicati e in lingue, particolare attenzione va data al canto in quando deve essere considerato il mezzo e non il fine e non deve trasformare al preghiera in un festival della canzone, ci devono essere momenti di silenzio in cui si contempla il Signore guardandolo con gli occhi del cuore, l’attesa della profezia ovvero del Signore che parla, il discernimento da parte degli animatori, buona norma è non profetizzare tante parole da ritenersi uno “spreco” e nemmeno troppo lunghe; ricordiamoci che in un versetto è contenuta tutta la Bibbia, si continua a pregare con intelligenza, guidati dallo Spirito per discernere le vie da intraprendere (lode, penitenza, intercessione, ringraziamento) per rispondere a Gesù che ha parlato… tornando a casa con un messaggio: “esercitati a diventare una preghiera, fidati, lascia fare a Me! e con un messaggio per tutti: “continuate ad avere in voi gli stessi sentimenti che furono di Gesù“. AMEN.

Grazia

Misericordia … formazione-azione-condivisione

IMG-20160714-WA0011Nel week-end del 9 e 10 luglio il Signore chiama “sul monte” i fratelli e le sorelle del CmdG per parlare al loro cuore e offrigli ristoro dalle fatiche.

La comunità si ritrova alle Budrie, presso il Santuario di Santa Clelia Barbieri, per vivere insieme il ritiro di fine anno. Lo Spirito, che soffia dai quattro venti, da’ inizio ai lavori con la ripartizione dei compiti per le due giornate, dopo si riscaldano le voci e le corde delle chitarre per dar Lode al Signore e don Franco guida una meditazione sulla Misericordiae Vultus, mentre i più piccoli sono impegnati nella costruzione della “Porta Santa” che ogni fratello e sorella della comunità attraverserà.

L’intero pomeriggio trascorre in un’armonia di eventi misericordiosi, un excursus di parabole e salmi ricordano che la misericordia ha il volto incarnato di Gesù Cristo, spogliandoci di ogni sentimento che non appartiene Lui e facendo memoria del fatto che nulla è poco davanti agli occhi del Signore.

… dalla teologia alla pratica …
IMG-20160714-WA0018Dopo un giro tra i banchetti del mercatino dove i più piccoli “vendono” i loro manufatti artigianali, i grandi tutti radunati attorno a una tavola imbandita preparano artigianalmente i cestini della misericordia da consegnare in tarda serata ai senzatetto che dimorano presso la Stazione Centrale di Bologna, dai quali ricevono sorrisi, ringraziamenti e affermazioni come: «Siete la mia salvezza, sono a digiuno da 2 giorni» … non l’uomo ma Dio salva … e quanta gioia nei cuori!IMG-20160709-WA0017

La domenica mattina trascorre all’insegna della PCC, della consegna delle Parole che il Signore ha donato durante tutto l’anno trascorso, da continuare a meditare durante il periodo estivo, la testimonianza delle meraviglie che il Signore ha compiuto nella vita di una di una sorella proprio un anno prima nello stesso luogo. Tutti si tengono per mano, ringraziano il Signore che con le parole dell’apostolo Giovanni (Gv 15,12-14) ricorda a tutti che ciò che conta di più è: «Che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi». In un clima di armonia e comunione si condividono i progetti futuri e quelli in corso, le dinamiche interne ed esterne alla comunità, facendo discernimento affinché si continui a camminare nelle vie del Signore.

IMG-20160711-WA0001Nella calura pomeridiana tutta la comunità si muove alla ricerca del vero Tesoro e tra indovinelli ed enigmi da risolvere, nessuno si fa vincere dai 35° esterni. In men che non si dica la squadra di Marco16 risolve tutte le domande e disseppellisce il “tesoro” indicato nella mappa, aggiudicandosi il trofeo: la Medaglia dell’anno giubilare della Misericordia è loro!

Il Signore si propone come fonte di acqua limpida e tranquilla quasi a suggerire il ritmo per i giorni di pausa dalle fatiche …

buona e santa estate a tutti …

Grazia Locantore